venerdì 7 dicembre 2012

Ennesimo atto intimidatorio contro i socialisti saronnesi



Ancora una volta i socialisti saronnesi sono stati vittime di vili atti intimidatori di chi non accetta che una forza storica della sinistra riformista e democratica, da 120 anni a fianco dei lavoratori, rialzi la testa, in città come in tutto il Paese.

La sede dei socialisti saronnesi fu già oggetto di una atto di vandalismo nella notte del 24 Settembre scorso, quando venne sfondata la vetrina su cui campeggiava la bandiera del Partito Socialista Italiano. 

Oggi, in pieno giorno ed in una delle strade più trafficate della città, è stata danneggiata la vetrata della porta d’ingresso della sezione, sistemata durante l’estate grazie al lavoro volontario di tanti iscritti e simpatizzanti.

Non intendiamo speculare sull’accaduto, ma confermiamo come fatto in Settembre che non permetteremo a  nessun vile atto intimidatorio di fermare la nostra azione politica in città: continueremo ad essere instancabili protagonisti delle battaglie di laicità, legalità, equità e buona amministrazione che ci hanno contraddistinto negli ultimi anni.



lunedì 26 novembre 2012

Il contributo desi socialisti determinante per la vittoria di Bersani

Determinante il contributo dei socialisti in provincia di Varese per la vittoria di Pier Luigi Bersani. Oltre al dato di partecipazione popolare che è di buon auspicio per le prossime scadenze elettorali nazionali e regionali. I risultati mettono in evidenza che il progetto del leader del Pd Bersani è maggioritario nel centrosinistra. Bersani ha avuto il pieno sostegno dei socialisti al primo turno, che con il loro voto e la mobilitazione di tutte le loro forze, hanno consentito nella stragrande maggioranza della località della provincia di vincere su Renzi.

Finisce l'epoca dell'autosufficienza del partito unico del centrosinistra e si apre la nuova fase voluta da Bersani che ha saputo costruire una coalizione del centrosinistra in grado di mobiliare le forze indispensabili per vincere sul piano nazionale. I socialisti varesini sono mobilitati fin d'ora per portare al voto al secondo turno tutti gli  elettori.
È la coesione del voto socialista che ha fatto la differenza. Il voto dimostra pure che esiste un'area socialista indispensabile per il rinnovamento della politica in provincia e nel paese. 
 
 

venerdì 12 ottobre 2012

31enne si suicida nel carcere visitato dai Giovani Socialisti Venerdì scorso

Il 5 Ottobre Riccardo Galetti e Daniele Pedrazzi della Federazione dei Govani Socialisti hanno visitato la Casa Circondariale di Busto Arsizio, accompagnando il Sen. radicale Marco Perduca in una visita ispettiva a sorpresa.
Il 9 Ottobre un detenuto 31enne si è tolto la vita, andando ad allungare l'infame lista dei morti suicidi nelle carcere italiane.

"E' l'ennesimo suicidio in carcere" ha dichiarato Riccardo Galetti, Segretario Provinciale dei Giovani Socialisti "Alla Casa Circondariale di Busto Arsizio ci sono stato la scorsa settimana, accompagnando il Senatore Marco Perduca in una visita ispettiva. Dopo la visita abbiamo denunciato pubblicamente la situazione emergenziale della struttura, dove vivono 430 detenuti invece dei 190 previsti. Situazione emergenziale tragicamente endemica per il sistema carcerario italiano.
Probabilmente abbiamo anche incrociato lo sguardo del ragazzo che si è tolto la vita martedì, lo abbiamo salutato con un cenno.Quante dovranno essere ancora le vittime della silenziosa ed infame (in)giustizia italiana? Quando decideremo di voler diventare un paese civile? Quando?".

La segreteria provinciale della FGS invierà nei prossimi giorni una lettera al Ministro Severino per chiedere immediati provvedimenti.

Federazione dei Giovani Socialisti - Provincia di Varese


sabato 6 ottobre 2012

I GIOVANI SOCIALISTI IN VISITA ISPETTIVA AL CARCERE DI BUSTO ARSIZIO CON IL SENATORE MARCO PERDUCA


Venerdì  5 Ottobre 2012 una piccola delegazione di Giovani Socialisti della federazione di  Varese, composta da Riccardo Galetti, Segretario Provinciale, e da Daniele Pedrazzi, ha accompaganto il Senatore radicale Marco Perduca in una visita ispettiva a sorpresa presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio.
Il gruppo guidato dal parlamentare radicale ha visitato diversi settori del carcere, ispezionando alcune celle ed intrattenendosi con i detenuti per discutere delle condizioni della Casa Circondariale di Busto Arsizio e del sistema giustizia in generale.
Il Carcere di Busto Arsizio, costruito nel 1984, ha una capienza regolamentare di circa 190 detenuti.
Durante l’ispezione abbiamo verificato che i detenuti presenti nel carcere erano 426, ponendo la Casa Circondariale di Busto Arsizio ai primi posti nella triste classifica delle carceri sovraffollate.

“La situazione del nostro sistema carcerario ci pone al di fuori del consesso delle nazioni civili, e il sovraffollamento della Casa Circondariale di Busto Arsizio lo dimostra” ha dichiarato Riccardo Galetti, Segretario Provinciale FGS e responsabile della questione carceri per il P.S.I. Varesino  “Il sistema giustizia e il sistema carceri hanno bisogno di urgenti riforme. Mancano spazi, mancano finanziamenti, manca personale, mancano possibilità di impiego per i detenuti. Siamo in presenza di una flagrante e quotidiana violazione della costituzione e dei diritti umani.  Appurato che la Politica italiana segue la moda di operare per “emergenze”, chiediamo al Governo, al Ministro Severino e al Presidente della Repubblica di intervenire con urgenza per risolvere quest’emergenza: amnistia, depenalizzazione dei reati minori e riforma del sistema carcerario”.
Il Senatore del Partito Radicale Marco Perduca, dopo la visita ispettiva, ha invece dichiarato: "ll carcere di Busto rappresenta purtroppo, in tutta la sua gravità, la drammatica situazione delle carceri in Italia: oltre il doppio delle presenze regolamentari, edifici che abbisognano di manutenzione ordinaria e strutturale, tagli alle attività trattamentali, una cronica mancanza di agenti di polizia penitenziaria e poco interesse da parte dell'amministrazione centrale a investire quel poco disponibile in progetti di recupero. Del tutto fallimentare in fine le ripercussioni del decreto Severino: solo tre infatti I detenuti che hanno potuto godere dei domiciliari. Occorre che la Ministra visiti piu' spesso, e a sorpresa, istituti anche nel nord per apprezzare la reale dimensione di questa patente e sistemarica violazione della legalita' costituzionale".

Riccardo Galetti, Sen. Marco Perduca e Daniele Pedrazzi


Federazione dei Giovani Socialisti della Provincia di Varese

venerdì 21 settembre 2012

Testamento Biologico: Saronno Città dei Diritti

È stata approvata la delibera di Consiglio Comunale che prevede l'istituzione anche a Saronno del Registro per raccogliere le dichiarazioni anticipate inerenti quello che ormai chiamiamo comunemente Testamento Biologico (DAT).
La Giunta ha votato all'unanimità l'atto istitutivo: bella prova di maturità e coesione. Il Registro dei Testamenti Biologici entrerà in funzione presso il nostro Municipio il giorno 1 Ottobre 2012, allineando Saronno a quelle città che già avevano deciso in tal senso.  

I socialisti (e, ricordiamolo, insieme ai radicali, l'UAAR, l'associazione Luca Coscioni) saronnesi sono soddisfatti di questo risultato due volte, poiché dimostra che le battaglie giuste vanno combattute anche quando si è in pochi, se coincidono con il sentire e le esigenze della maggior parte dei cittadini. La presenza numerosissima alle iniziative organizzate in città con Mina Welby e Beppino Englaro -  probabilmente le più grandi mobilitazioni per i diritti civili dai tempi della campagna per il referendum sull'interruzione di gravidanza e sul divorzio - facevano già presagire che avevamo intercettato una giusta esigenza.
Infine, quanto accaduto recentemente, l'insegnamento di libertà che il Cardinal Martini ha voluto donare a tutti, credenti e non credenti, ha fatto il resto.

L’idea di istituire il Registro era già presente nel programma che i socialisti presentarono nel 2009 ai saronnesi, e ora possiamo finalmente dire che quell’obiettivo è stato raggiunto. Dal prossimo Ottobre, i cittadini di Saronno avranno uno strumento in più e potranno sentirsi liberi di esprimere la propria volontà in materia di fine vita. La battaglia per i diritti di ultima generazione non si arresta qui e il risultato conseguito fa ben sperare. 

Partito Socialista Italiano - Sezione di Saronno

mercoledì 12 settembre 2012

Europeismo Socialista per una nuova frontiera Europea

L'Unione Europea sta attraversando una crisi profonda che ne mina i suoi fondamenti ed è palese che la sua struttura attuale è da rivedere nelle sue funzioni e competenze ma non solo. La crisi del debito sovrano ha minacciato l'esistenza stessa della moneta unica, primo e grande unico passo finora compiuto verso l'unione economica, monetaria e politica. Una volta a contribuire a tenere l'Europa unita c'era il grande attivismo dell'Internazionale Socialista che tra gli anni 70 e 80 aveva tra le sue fila Willy Brandt, Olof Palme, Bettino Craxi, Francois Mitterand, Felipe Gonzales, Mario Soares e molti altri, personaggi politici di grande carisma e spessore politico che hanno contribuito a sviluppare il dibattito sull'Europa, caposaldo della socialdemocrazia europea. E' necessario un PSE attivo e seriamente coordinato, Hollande in Francia, Milliband in Gran Bretagna, Rubalcabra in Spagna, possono e devono essere i nuovi protagonisti di un rinnovato europeismo socialista, per un Europa più unita e coesa di fronte alle sfide che si fanno molteplici dai paesi emergenti del Sud America e dell'Asia. Ma l'Europa con i confini attuali e i suoi equilibri interni può non bastare, poichè l'equilibrio geopolitico pende a favore della Germania per via della sua centralità geografica e della forza economica che le è valsa il soprannome di "locomotiva". Bisogna estendere l'orizzonte europeo al Mediterraneo, tutta l'Europa ne gioverebbe se il Mar Mediterraneo diventasse una grande area di libero scambio, da cui trarrebbero benifico i paesi in difficoltà come Grecia, Spagna e Italia e i paesi mediterranei stessi che traendo vantaggio dal libero scambio migliorerebbero la propria economia e arriverebbero prima ad una stabilità e ad un crescita economica degne di un paese democratico. In sostanza si creerebbe una vasta area, una nuova frontiera europea con capacità di crescità e competività sui mercati in grado di reggere la concorrenza degli Stati Uniti, della Cina e delle altre economie emergenti. L'Italia in questa nuova posizione geograficamente favorevole ha il dovere di fare da ponte tra l'Europa storica e i paesi mediterranei, affiancandosi alla Germania come motore economico dell'Unione, favorendo l'integrazione europea degna della migliore tradizione socialista, e il PSI deve farsi portatore di questo nuovo europeismo socialista per avere un Europa forte, unita dove sia garantita l'eguaglianza e la giustizia sociale.

Daniele Pedrazzi - Federazione Giovani Socialisti della Provincia di Varese

lunedì 20 agosto 2012

I giovani: una risorsa per il futuro, una risorsa per il PSI


In questa Italia travolta dalla crisi, crisi non solo economico-finanziaria ma anche culturale e morale, ora più che mai c'è bisogno di una forza socialista riformista e governante, per trainare l'Italia fuori dal pantano in cui ci ha portato la seconda repubblica. Come a Rimini nel 1982, trent'anni dopo la parola d'ordine è sempre la stessa: governare il cambiamento. I socialisti devono, come insegna la nostra storia, fare la loro parte, portando per le strade, in ogni piazza, in mezzo alla gente, le nostre proposte, opinioni e pensieri su come governare il cambiamento nell'ottica di raggiungere le mete del socialismo come ci insegna il compianto Pertini: libertà e giustizia sociale. Serve un partito in prima linea, d'assalto, ma senza scivolare nel mero movimentismo politico; infatti siamo stati e dobbiamo essere una forza politica responsabile e di governo. In questo Rinascimento socialista che sta investendo l'Europa e deve coinvolgere anche l'Italia, il PSI deve esserci in ogni modo.

Noi giovani dobbiamo accompagnare i veterani e i nostri dirigenti per trarre insegnamento e creare un partito che sappia coniugare insieme l'esperienza e la forza creatrice del mondo giovanile, perché la classe dirigente socialista di domani siamo noi. Dobbiamo portare il verbo socialista tra le nostre generazioni che non conoscono il grande contributo che il PSI ha dato allo sviluppo economico-culturale di questa nazione, dobbiamo ricostruire il voto d'opinione e contribuire al radicamento del partito sul territorio.

In conclusione, una nuova stagione politica è alle porte, nuove sfide ci attendono all'orizzonte, e noi giovani socialisti abbiamo il dovere di essere protagonisti, ci adopereremo per questo e ci impegneremo per questo.

 

Daniele Pedrazzi - FGS Provincia di VARESE

venerdì 8 giugno 2012

Saronno, quartiere Matteotti: se questo è il Bronx.

Alcuni giorni fa su un muro del quartiere Matteotti è comparsa la scritta “Benvenuti nel Bronx”.
Il gesto idiota di chi vuole perpetuare nell’immaginario collettivo l’idea di un quartiere degradato, terra di nessuno, che non riesce a scrollarsi di dosso una fama acquisita in tempi lontani e forse alimentata
e rafforzata in modo strumentale.
Domenica 27 maggio, in occasione della Stramatteotti e della festa/evento di chiusura del progetto Tempi della città i numerosi cittadini, anche di altri quartieri, che hanno partecipato alle varie iniziative, si sono potuti ricredere.
Si è infatti assistito ad una dimostrazione pratica di come, anche con il supporto del Comune (che ha avuto una intuizione felice nel portare verso le periferie cittadine le azioni del progetto Tempi e di far partecipare le associazioni locali alla loro definizione), ma soprattutto con la mobilitazione e la capacità organizzativa dei residenti e delle associazioni del quartiere, si possano creare, anche con pochi mezzi, occasioni e intrattenimenti di buon livello, che nulla hanno da invidiare a quanto avviene in centro.
Tutta la comunità è stata coinvolta: i più piccoli e gli adulti presso le strutture della Parrocchia, che sono state allegramente “occupate” per tutta la giornata; i giovani presso lo skatepark, dove nel giro di pochi giorni, e senza contributi dal Comune, i ragazzi del quartiere hanno allestito un evento originale e coinvolgente che ha attirato persone anche da altri comuni.
Soprattutto un evento che si è svolto senza problemi di alcun tipo (pioggia a parte) e che ha reso evidente che i giovani del Matteotti hanno senso di responsabilità e capacità organizzative, e che sono in grado, se incoraggiati e sostenuti, difare emergere il meglio del quartiere.
Altro che Bronx.

venerdì 18 maggio 2012

Un’altra stella per Saronno


Il 17 maggio ricorre la giornata mondiale contro l’omofobia.
I socialisti di Saronno hanno già stigmatizzato, in occasione dell’aggressione omofoba a Luino, ogni atto di intolleranza verso chiunque manifesti legittimamente il proprio pensiero, stile di vita e orientamento sessuale.
La tutela dei diritti civili e della libertà di espressione è un obbligo morale, oltre he costituzionale, che ogni società democratica ha nei confronti dei cittadini.
E’ un tema sul quale non si può abbassare la guardia nemmeno in periodi critici come quello che stiamo attraversando.
E’ il fondamento della convivenza civile, e non è un caso se i diritti civili vengono sistematicamente violati nei regimi totalitari.
I socialisti sono da sempre impegnati in questa battaglia, che riguarda tutti, e anche a Saronno ne hanno dato una dimostrazione concreta, condividendo il pensiero di cittadini e associazioni, e promuovendo l’istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento (testamento
biologico) che a breve sarà attivo anche nel nostro comune.
Ma sappiamo bene che i temi da affrontare sono tanti e che il completo superamento di una cultura che considera i diritti civili un aspetto secondario, quasi un lusso, richiede molti sforzi.
Per questo facciamo appello alla componente laica e progressista della città perchè continui a sostenerci nel nostro impegno. Lo scorso anno il Comune di Saronno è stato premiato con cinque stelle per gli interventi nel campo della mobilità sostenibile.
Ne vorremmo al più presto un’altra: quella di comune garante dei diritti civili.


domenica 18 marzo 2012

AGGRESSIONE OMOFOBA A LUINO


In una nota discoteca di Luino, sabato 17 Marzo, si è verificata l’ennesima aggressione omofoba: secondo la denuncia di Arcigay, 7 ragazzi sono stati malmenati ed allontanati perché omosessuali.

Gli episodi di intolleranza e di violenza verso chi esprime liberamente e pubblicamente il proprio orientamento omosessuale stanno assumendo carattere endemico, dalla Sicilia alla nostra provincia, rendendo non più prorogabile un intervento del legislatore: l’approvazione di una legge anti-omofobia ed a tutela della comunità LGBT è necessaria ed urgente.

Purtroppo il linguaggio discriminatorio e l’azione politica ipocrita di una  classe politica straordinariamente conservatrice non favoriscono l’emancipazione ed il rispetto delle realtà LGBT, che, oltre alle aggressioni violente, subiscono continue ingiustizie da parte dello Stato che, disattendendo l’art. 3 della Costituzione (“tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali”) calpesta quotidianamente i diritti degli individui.

Per questi motivi chiediamo immediatamente l’approvazione di una legge anti-omofobia e l’apertura di una discussione seria, laica e approfondita sulla liberalizzazione del matrimonio. Non sarà possibile considerare rispettato l’art. 3 della Costituzione fino a quando sarà impedito agli individui di esprimere la propria affettività nelle forme previste dalla legge, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale. 

Consapevoli delle posizioni conservatrici attualmente maggioritarie in sede legislativa, è nostra intenzione trasferire questa battaglia di libertà dove lo consentono la normativa e le nostre energie: a livello locale.
La Federazione dei Giovani Socialisti e il PSI della Provincia di Varese si attiveranno nei prossimi mesi per l’approvazione nei comuni della nostra provincia di delibere istitutive di Registri delle Coppie di Fatto e di delibere anti-discriminazione.

Riccardo Galetti – Coordinatore Federazione dei Giovani Socialisti della Provincia di Varese

sabato 28 gennaio 2012

CONTRO LA LEGA I SOCIALISTI ISSANO IL TRICOLORE

I socialisti espongono il tricolore e la Digos impone di toglierlo. Nella giornata della manifestazione leghista a Milano di domenica 22 gennaio c’è stato anche questo.  Lo striscione Tricolore, trenta metri, era stato contestato dai manifestanti leghisti.  Noi socialisti sosteniamo che la manifestazione della Lega è servita a buttare altro fumo negli occhi degli italiani, per nascondere le responsabilità di una forza politica che governando il potere da Roma per più di 15 anni vorrebbe adesso costruirsi una verginità dopo l’arrivo del governo Monti. La grande responsabilità delle Lega  è aver sostenuto il Governo Berlusconi per tutti questi anni, ma soprattutto di aver imbrogliato il Nord, che si aspettava una forte riduzione della pressione fiscale, più autonomia per i comuni e più crescita economica per piccole e medie imprese. La Lega è un partito populista e di destra, non regionale o territoriale, se fosse cosi avrebbe la maggioranza del Nord che non ha né in termini di consenso politico né in termini di consenso elettorale. La manifestazione dei socialisti si è conclusa al monumento di Sandro Pertini con l’esposizione dello striscione Tricolore. L'ordine della Polizia di ripiegare il Tricolore è grave e il Segretario nazionale del PSI Riccardo Nencini ha promosso un'interrogazione al Ministro dell'Interno per accertare le responsabilità di questa grave azione.  Comunque, la Lega non potrà continuare a nascondere le proprie responsabilità. Non ha risolto neppure uno dei problemi che diceva di voler risolvere: debito pubblico, moralizzazione della politica, federalismo. Neppure uno di questi problemi è stato sciolto. Ora vorrebbe far credere che è contro Formigoni con cui governa da quindici anni e che ne chiederà le dimissioni dopo l'ennesimo scandalo. Alla Lega diciamo: giù le mani dalla Lombardia. Ai lombardi chiediamo sostegno nei confronti della nostra campagna politica: "La Lega ha fatto flop".