martedì 17 maggio 2011

Il Varesotto non è leghista.

La Lega è un partito populista, incoerente, clientelare e violento.
Lo andiamo dicendo da anni, e sembra che gli elettori se ne siano accorti.
Si sono accorti che (a meno che non ti chiami “Renzo la Trota Bossi”) difficilmente la “Lega delle Poltrone per l’indipendenza della Terra di Mezzo” abbia qualche attenzione nel difendere e promuovere i diritti e gli interessi dei cittadini.
Abbiamo notato l’inversione di tendenza questa mattina, spulciando i dati delle elezioni amministrative.

A Gallarate la Lega passa dal 26% del 2010 al 21% del 2011.
A Varese perde 3 punti percentuali, e il suo candidato dovrà andare al ballottaggio.
A Busto Arsizio dal 29,5% delle scorse regionali la Lega precipita al 22,9%.
A Castellanza i verdani perdono altri 2 punti (dove il candidato PDL vince le elezioni).
A Malnate la botta più forte: dal 28% registrato nel 2010 al 17,5% di ieri, il “clan” perde circa 800 voti.
Anche in tanti piccoli comuni la Lega viene bocciata, per esempio a Caronno Pertusella ed a Cislago, che ha rinnovato la fiducia al sindaco uscente, il socialista Luciano Biscella.
I leghisti perdono anche Albizzate e Vergiate.

Non sarà un collasso, vinceranno alcuni ballottaggi (a Gallarate non hanno ottenuto neanche quello), ma è sicuramente una battuta d’arresto fortemente simbolica, nel “feudo” varesotto.

Coordinamento Provinciale Giovani Socialisti - Federazione di Varese

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